Autunno
... E caddero le foglie,
senti nell' aria un freddo
il cielo si è oscurato
l' ultima rondine è andata via
il nostro amor rimane.
Per questo nostro amor struggente e bello
dialetto siciliano userò
per dirti con passione isolana
tutto l' ardore che sento per te.
Bedda ti portu nda la vigna
ti portu tra li pampini i racina
pirchì ti voggjiu diri tanti cosi
e ogni cocciu dariti un masuni.
Pi chistu amuri ca mi dasti e dai
tra tanta gente un re mi sentu
e tu pi mia si na gran rigina
l' nda vigna tra li pampini i racina.
Settembre
Con te Settembre porti l' autunno
e grappoli dorati come perle
ricordi, nostalgie e nuovi amori
sogni d' estate impressi dentro il cuore
vissute al sole, ora ricordati.
Tiepido sei,
Il sole ti nasconde la sua faccia
ma i grappoli che offri hanno vita
perchè d' agosto e nel suo sole nati.
Così gli amori nati sotto il sole
di vita e di calor son circondati
e tu settembre ancor sei riscaldato
da questi amori e grappoli di vita
Amore e Natura
Soli, sperduti nell' immensità di un verde bosco
guardando il volar delle farfalle
su mille fiori, non posarsi mai e non stancarsi:
così le rondini pr l' azzurro cielo
andar nel loro nido e poi volare ancora.
E noi a contemplar questa magia della natura
e stare insieme a gioir del nostro amore
guardando il sole che lentamente,
dietro i monti muore.
Inesorabile viene la sera
e le stelle e la luna
e noi a parlar del nostro domani
quando anche il nostro amor dovrà morire
e le stelle, e la luna e le rondini
e i nostri momenti d' amore più non vivremo
una paura ci assale
e più profonda è la notte.
poi una gran voglia di fare l' amore
e la luna si nasconde dietro le nuvole.
I rintocchi più lunghi della sera, è notte,
stanchi e felici il sonno ci prende
e sembra dormendo di morire;
poi l' alba, la gioia di rivivere il nostro amore,
per quanto tempo ancora?!...
Il Nostro Mondo
Girovagando con i miei compagni
per l' intera giornata e senza posa
per sentieri scoscesi, saltando i muri
e dentro l' orti, ancora acerbi,
i frutti a cogliere, rubando.
Improvvisando giochi fra ruscelli
e per le strade brutte e polverose,
e all' ora che suonava Ave Maria
più per la fame che nel corpo stanchi,
tornando a casa sporchi e paurosi,
lasciando i nostri giochi per la via,
da mamma spesso botte prendavamo.
Erano gli anni più belli,
guradando il mondo con segreta in cor
l' ansia di essere grandi, per grandi cose far
per conguistare il mondo; è nostro pensavamo.
Or divenuti grandi, guardando dietro
a noi quei ricordi
i sogni son rimasti un illusione,
quegli anni di fanciullo più non scordi.
Chi sei? che vuoi? Il mondo par ti dica
girando con l' inganni
e con quei sogni di fanciullo,
che ad altri, affacciandosi alla vita,
hai dato e inesorabilmente tuoi più non sono.
Perchè il mondo è così?
Cambiar forse non può?
Siam noi che le sue gioie distruggiamo
nel mal troviamo un senso e tanta
forza, il ben ci sfugge spesso
e non ci amiamo!...
Prievule Paesane
O me paisi ancora c' è a racina
nda prievula chiantata avanti a porta
e li carusi a guardunu di iornu.
a sira o grandi assaltu priparati
cu canni e petri arrobunu a racina.
Scappunu, e a patruna da racina
ricogghi i quattru coccia ca ristanu
guardannu poi chidda da vicina
ca li carusi nun si la rubbanu,
e ridi, nda la collira pinsannu
ca prestu o tardi fa la stissa fini.
Sti prievule ca stannu avanti a porta
pi tradizioni sempri rimandate
un chilu di racina appena fanu,
ma un tesoru su cunsidirate.
Prestiggiu di famigghia e su curate
comu li beddi donni n'namurate!
O me paisi, picciriddi, nun c' è
chiu a racina!!...
Rami e Foglie
Grappoli d' oro carichi di sole
legati ai rami come innamorati,
ora staccati e messi in una cesta,
lasciati senza dirsi due parole.
Soli, rimasti rami e foglie,
pronti all' inverno gelido e piovoso
a disseccar lontani dall' amore,
andato in compagnia di una botte
Cambiato ha pure nome,
da grappolo si fa chiamare vino
e darsi alla orgetta baccanali
andando in allegria col suo destino.
disseccano le foglie
e i rami tutti freddi e senza amore
attendono che torni primavera
per preparare allegri in un gran ritorno
al grappolo dorato e pien di sole.
L' amore di fugace torna nella vigna,
di questo amor che ama e poi va via,
vive la vita, vive di nostalgia.
Nato a Catenanuova il 01.01.1934. E' stato sempre un contro corrente, dal crattere forte e deciso, ma sempre incline all' amicizia. passione per la politica e poi innamorato della Proloco; è cresciuto alla scuola politica di Prospero Lo Iacona con il quale ebbe sempre un rapporto di assoluta collaborazione in consiglio comunale, ma nella sezione della Democrazia Cristiana le visioni della politica divergvano e spesso entravano in rotta di collisione, ma sempre per costruire un migliore orizzonte politico, mai per limitarlo.
Consigliere comunale per 18 anni dal 1968 al 1985, portò avanti l' idea di un paese che avesse il verde, il suo arredo urbano in linea coi tempi, e affrancato da quella asfittica carenza di acqua.
Portò sempre con passione civica ogni problema che facesse crescere il paese. Presente e appasionato nelle battaglie elettorale non disarmava di fronte alla sconfitta amministrativa ma si ricaricava per raggiungere il traguardo della vittoria, per la riconguista del comune al servizio dei cittadini. Sacrificò ogni sua leggittima e possibile aspirazione a guidare la da maggioranza la vita amministrativa del comune, rinunciando a ricandidarsi nel 1985, e per questa sua rinuncia la DC tornò al governo della casa pubblica come presidente della Proloco, di cui divenne un fanatico artefice, contribuì a far crescere la cittadina con iniziatie che erano impensabili per gli anni sessanta.
E' stato anche artefice del mondo della agricoltura, essendo stato funzionario dell' Ispettorato Provinciale dell' Agricoltura di Catania con particolare cura nel settore agrumicolo dal 1951 al 1993.
Dal 1956 diplomato da pochi mesi, ha lavorato come esattore presso la Cassa di Risparmio di Terni fino al 1959. E' stato chiamato in diversi Enti come revisore dei conti presso l' ospedale Barbuzza di Grammichele, Consigliere Provinciale del Consorzio di Sviluppo Industriale di Enna, Segretario presso la Commissione Fannistica Venatoria di Catania, componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio del Sollazzo per i comuni di Catenanuova, Centuripe, Maletto e Regalbuto. Come aderente al partito della Democrazia Cristiana di Catenanuova, portò avnti il movimento giovanile locale, entrando nel Comitato Provinciale dello stesso e poi diventato Segretario Sezionale dal 1972 al 1981.