Catenanuova - Cagliano Casteferrato
"Ricordando i soldati Canadesi caduti per la nostra libertà"
Oggi decidiamo di fare una seconda puntatina a piedi su Gagliano Castelferrato ed il fascino è sempre quello, grande, spettacolare, indescrivibile, da fare passare tutta la fatica accumulata dalle 6 lunghe ore di cammino, escludendo le 3 brevi soste, due per rifocillarci, una per non dimenticare all'ombra di quei tumuli di pietre bianche che sono racchiuse nel cimitero dei canadesi ove riposano quei giovani venuti dal nuovo mondo; ne ho contati ben 112 che ancora gridano :"libertà di tutti i popoli". Come si fa a dimenticare il sacrificio di quei ragazzi che nel luglio del 1943 vennero a morire ed ora riposano sotto una lapide; accanto a quell'atmosfera di silenzio e pace sepolcrale ho riposato anch'io, ma con tanta tristezza poichè ne 18 anni ne mai si deve morire per la stupidità umana. Il cammino è misto, ovvero la prima metà si svolge su trazzere sterrate, e cio' fino al cimitero dei nostri amici e compianti soldati; l'altra metà su una provinciale pessima rimasta incompleta sul viadotto del fiume salso; ma ancora più salati sono i costi di quel cantiere che non finisce mai di succhiare risorse finanziarie. Lungo il percorso si costeggiano ben 2 invasi artificiale, lo Sciaguana ed il Pozzillo che, seppure mantengono la preziosa acqua, non la si distribuisce per i campi a causa di quelle tubature che non tengono. 30 km alla fine non sono poi tanti per potere ripetere il godimento di quel presepe naturale che è Gagliano Castelferrato, all'ombra di quella roccia che ha dato vita e riparo da secoli ad un popolo fiero e geloso della sua storia fatta di lotte fin dai vespri siciliani fino ad ieri quando quell'impavido Mattei volle snobbare politica e mafia.