Il Santuario della Madonna del Rosario
Monte Scalpello costituisce l' ultima propaggine nord - orientale della Catena degli Erei e si trova al confine tra le provincie di Enna e di Catania.
Il monte è costituito da una placca calcarea di origine mesozoica. Sulle due pendice fiorisce una ricca vegetazione spontanea, la cosidetta macchia mediterranea.
Sulla cima del monte sorge il Santuario, eretto durante l' impero bizantino, nel quale sono custodite le spoglie dei tre frati: Filippo, Matteo e Mariano vissuti lì in solitudine tra il XVI e il XVII secolo. Per la loro presenza il luogo viene considerato sacro sin da tempi remoti.
Originariamente, il Santuario era dedicato a San Costantino, un santo greco, officiato dai padri basiliani di Agira. Probabilmente, in seguito al loro abbandono, il conte Ruggero donò il Santuario ai benedettini di Santa Maria Latina di Gerusalemme.
Il Conte restaurò e arricchì la chiesa di rendite e nel corso degli anni l' esempio del Conte fu seguito da anonimi donatori che diedero ai benedettini anche le terre di Scalpello.
I tre frati su menzionati, vissero presso il monte una vita di solitudine e penitenza oggetto di varie voci, anche se per la chiesa restano dei semplici frati, essi sono molto venerati dalla popolazione.
Per questo motivo nel 1865, il sacerdote di Gesù vietò la celebrazione della messa nella chiesa, oggi dedicata alla Madonna del Rosario, perchè lo considerava un luogo sacro.
Il monte è costituito da una placca calcarea di origine mesozoica. Sulle due pendice fiorisce una ricca vegetazione spontanea, la cosidetta macchia mediterranea.
Sulla cima del monte sorge il Santuario, eretto durante l' impero bizantino, nel quale sono custodite le spoglie dei tre frati: Filippo, Matteo e Mariano vissuti lì in solitudine tra il XVI e il XVII secolo. Per la loro presenza il luogo viene considerato sacro sin da tempi remoti.
Originariamente, il Santuario era dedicato a San Costantino, un santo greco, officiato dai padri basiliani di Agira. Probabilmente, in seguito al loro abbandono, il conte Ruggero donò il Santuario ai benedettini di Santa Maria Latina di Gerusalemme.
Il Conte restaurò e arricchì la chiesa di rendite e nel corso degli anni l' esempio del Conte fu seguito da anonimi donatori che diedero ai benedettini anche le terre di Scalpello.
I tre frati su menzionati, vissero presso il monte una vita di solitudine e penitenza oggetto di varie voci, anche se per la chiesa restano dei semplici frati, essi sono molto venerati dalla popolazione.
Per questo motivo nel 1865, il sacerdote di Gesù vietò la celebrazione della messa nella chiesa, oggi dedicata alla Madonna del Rosario, perchè lo considerava un luogo sacro.
Presentazione dell' On. Mario Mazzaglia