Catenanuova-Turcisi-Sferro
Il percorso è di alto interesse naturalistico ed archeologico che conduce al mitico monte Turcisi attraverso campi estesi di grano, carciofi ed antiche piante di olivo. Perchè mi attira il monte Turcisi? Quarant'anni fà sentìi parlare di Turcisi da qualcuno che in quel luogo vi nacque, crescendo ascoltò cunti e storie tramandate oralmente, da adulto poi forgiò la sua fervida fantasia da numerose e costrette letture mitologiche; questi mi raccontava e collocava Turcisi a 40 miglia da Siracusa, così come Atene dista altrettante miglia da Maratona; sembrava che volesse invertire ruoli e luoghi ma era semplicemente una storia come tante altre che vede protagonisti l'uomo contro l'uomo, civiltà contro civiltà. Che ci fu battaglia a Turcisi è quasi certo. Continuiamo a camminare, il percorso fino alle sue pendici è facile e piacevole ma, appena lo cominci a scalare, ogni sentiero scompare e fino alla sua sommità la passeggiata diventa una vera arrampicata. Quando arrivi a mezza costa ecco che ti compare un primo muro ciclopico lungo una ventina di metri, con massi enormi ben squadrati; senza dubbio lì c'è la mano degli antichi greci; lo stupore è immenso, e mi chiedo perchè proprio lì in quel luogo distante una quarantina di miglia da Siracusa, si doveva erigere una difesa verso l'entroterra? Si continua l'arrampicata ed eccocci arrivati alla sommità ed ancora lo stupore aumenta perchè ormai è evidente che proprio lì a coronare tutto il pianoro della cima eccoti altre mura possenti lunghi oltre i 40 ml. alti oltre i 4 ml. Siracusa aveva un interesse molto particolare, questo è un luogo che nel passato, oltre ad essere un luogo vivo fu teatro di scontri a morte, come a Maratona! ed oggi come è possibile che sia così abbandonato dimenticato, non citato dalle fonti ufficiali? Una cisterna, un camminamento verso le viscere del monte, altri muri di edifici (una chiesa e celle di monaci sono ancora evidenti) stanno ancora lì che parlano del loro passato ma nessuno stà ad ascoltarli.Volgi lo sguardo su tutti i lati e ti accorgi che da lì domini tutta la Sicilia sud orientale: l'Etna, la piana, Catania, Siracusa, il Crisa oggi Dittaino, quel che resta della via consolare romana (sulle tabulae peuntigeriane l'antica Centuruppa è dirimpettaia a Turcisi ad un tiro di schioppo; poi c'è Palikè, Occhialà, Mene,Iudica, Scarpello... Ma queste non erano terre di Ducezio? re indomito dei Siculi che non voleva sottomettersi ai nuovi arrivati Greci? Allora è tutto chiaro, nella fortezza di Turcisi si giocava una partita importante tra le due civiltà a colpi di ferro. I margi stavano proprio quà (a proposito lo sapete che a Catenanuova esiste una contrada che porta il nome dei Margi?) E allora, mentro camminiamo percorrendo queste antiche strade, pensiamo e fantastichiamo che qui era il centro di questa nostra originaria civiltà Sicula e che forse, Turcisi, espugnata dai Greci, potesse magari essere chissà... Ma stiamo coi piedi per terra, lasciamo il compito agli archeologi, se vorranno, dare una definizione più certa rispetto alle mie divagazioni e buona camminata.