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Lo Iacona Prospero - Catenanuova Sparita

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Prospero Lo Iacona
Sindaco dal 1945 - 1953

Quasi coetaneo del Bua, Lo Iacona nasce a Catenanuova il 26 marzo del 1896, anno in cui Napoleone Colajanni teneva alla Camera dei Deputati il suo celebre discorso sull'opportunità di istituire in Sicliail regime speciale di decentramento. Per vivere esercitò vari mestieri: mugnaio al mulino e pastificio Immacolata di Cosimo Bonaccorsi, impiegato al Consorzio agrario, agente commerciale. Dinamico, passava con facilità da un lavoro all'altro, assicurando alla famiglia decorose condizioni di vita. Scoppiato per la carenza di strutture igenico-sanitarie il tifo, gli morirono tre figli giovinetti. Il dolore atroce per la loro perdita lo seguirà tutta la vita. Autodidatta, aderì alle idee umanistiche e personalistiche di Maritain e Mounier e fondò a Catenanuova la sezione del Partito popolare. Il clima di << guerra fredda>> esistente in quegli anni a livello internazionale e la posizione intransigente tenuta in Italia da alcune frange marxiste nei confronti della religione ebbero ripercussioni nella comunità cattolica catenanovese. Lo Iacona sposò la causa dei cattolici e si battè perchè ognuno potesse professare liberamente la propria dottrina. Amante di ogni espressione democratica, si mostrò liberale nei confronti dei cittadini che frequentavano la sua casa e ne ricevano sostegno e conforto. Governò con rettitudine ed al suo nome sono legate importanti opere pubbliche che segnarono una svolta nella storia di Catenanuova. Piccolo centro agricolo della provincia di Enna dove l'agricoltura era la principale fonte di risorsa della popolazione, il paese languiva in condizioni di reale sottosviluppo, dimenticato dalle autorità provinciali e regionali. Mancavano scuole, la rete idrica e fognante, la luce, le strade. Lo Iacona lo arricchì delle infrastrutture necessarie. Con grande intuito si procurò l'amicizia e la solidarietà del parlamentare ennese Giuseppe D' Angelo, allora ai vertici della Regione Siciliana.
Grazie al suo interessamento, D'Angelo prese a cuore le sorti di Catenanuova e fece approvare a Sala d'Ercole importanti provvedimenti a favore della città. Nella seduta del Consiglio Comunale del 23. 04.1951 il sindaco Lo Iacona annunciava alla cittadinanza che << a seguito del perenne interessamento dell' onorevole D'Angelo sono stati assegnati lire cinque milioni  per la continuazione delle fognature e la sistemazione di via Principe Umberto>>. Nella stessa seduta Lo Iacona informava i consiglieri che da colloqui con la Società Generale Elettrica della Sicilia , finalmente veniva risolto l'annoso problema dell'illuminazione elettrica mediante fornitura della predetta Società e che sempre grazie all'onorevole D'Angelo, la Regione avrebbe contribuito in maniera congrua alle spese di allacciamento con la rete di distrbuzione elettrica della suddetta Società. Infatti con solenne cerimonia pubblica, nel 1951 Catenanuova inaugurò l'arrivo della luce. Sempre dietro interessamento di Lo Iacona, la Provincia ammoderna le vie Stazione e Vittorio Emanuele che hanno tracciato urbano ma sono sotto la giurisdizione della Provincia. Per tutto l'interessamento mostrato, all'onorevole fu assegnata la cittadinanza onoraria di Catenanuova.
Amministrazione Comunale :
Procaccianti Francesco - Palazzo Salvatore - Zampino Carmelo - Muni Nicolò - Ragno Andrea - Cavallaro Salvatore - Massimino Angelo - Cosentino Nunzio - Di Benedetto Angelo - Sacco Leone - Privitera Giuseppe - Salerno Giovanni - Salerno Salvatore - Biondi Carmelo - Faranna Filippo - Di Benedetto Paolino - Patanè Vincenzo - Di Maria Gioacchino.



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